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Le Rondini di Montecassino

 Helena Janeczek

 Le Rondini di Montecassino

 362pp.; 2010

 Euro 18,00

 Editore Guanda

 







Un libro che racconta uno dei momenti più drammatici della nostra nazione, crudo e amaro. Una pagina della nostra storia vista dagli occhi di una donna, figlia di deportati ebrei, in particolare della battaglia avvenuta alle porte di Montecassino. Riaprendo un dolore in chi ha vissuto quel tempo e facendo conoscere il coraggio di quegli uomini innocenti “esercito minore” che sono stati uccisi in modo violento. L’abbazia di Montecassino, fondata nel 529 da san Benedetto, durante tutto il medioevo fu uno dei maggiori centri di diffusione e produzione culturale. Distrutta più volte: dai Longobardi nel 584 e da un terremoto nella metà del XIV secolo, rimase intatta fino al 1944, fino a quando un massiccio e assurdo bombardamento da parte delle forze alleate la distrusse nuovamente. Per cinque mesi, gli alleati cercarono di sfondare la Linea Gustav. Tra le forze alleate non c’erano soltanto inglesi e americani, ma truppe che venivano da ogni parte del mondo: ex deportati dai Gulag, polacchi, indiani, ebrei, nepalesi, africani e addirittura un battaglione di maori. E c’erano i civili, con la loro sofferenza, tra due fuochi. Le battaglie furono quattro. Alla fine fu ordinato il bombardamento dell’abbazia. Pensavano che vi si nascondesse un cospicuo numero di soldati tedeschi, finirono invece per fare una carneficina di innocenti. È da questo presupposto che Helena Janeczek inizia il suo racconto ricostruendo  quei quattro mesi attraverso le parole dei sopravvissuti. Consigliato per gli appassionati di storia.

Helena Janeczek è nata nel 1964 a Monaco di Baviera in una famiglia ebreo-polacca. Si è trasferita in Italia nel 1983. Ha pubblicato una raccolta di poesie in tedesco e i romanzi Lezione di tenebra (Mondadori, 1997; premio Bagutta Opera Prima) e Cibo (Mondadori, 2002). È redattrice di «Nuovi Argomenti» e di «Nazione Indiana».

Ilaria Sabatino