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Tommaso di Kim Rossi Stuart

 

Tommaso, chi è Tommaso? cosa vuole? Una domanda che subito si pone, come tarlo,  nello spettatore. Un uomo che ha tutto, ma non ha se stesso. Dopo essere riuscito a farsi lasciare dalla sua compagna, crede o pensa di poter riuscire a riconquistare il senso del suo vivere, ma ancora una volta si vede costretto a fare i conti col suo io. Sembra che rivivi come in un flash-back sempre la stessa scena! La sua ossessione maggiore sono le Donne le vede da per tutto le vorrebbe possedere ed amare, ma nel momento cruciale del rapporto scappa trovando ogni minimo difetto.  Fino al giorno in cui, ormai solo, deve affrontare quel bambino rinchiuso nella sua mente, quel momento in cui tutto si è fermato … Sono passati dieci anni dal suo primo film come regista, Anche libero va bene anche allora il protagonista si chiamava Tommaso forse un sequel che l’attore/regista ha voluto mettere a confronto, o solo la scelta dello stesso nome. Tra i protagonisti del film oltre Kim Rossi Stuart ricordiamo le tre donne principali, che rappresentano anche i tre passaggi fondamentali nella vita di Tommaso. La prima è Chiara (Jasmine Trinca) di cui Tommaso ormai stanco di questa relazione e nel pieno della sua crisi si fa lasciare; poi c’è Federica (Cristiana Capotondi) che attraverso la sua dolcezza lo fa sentire protetto, anche se sa che non è la donna della sua vita, ricade di nuovo in quel rapporto che poi si trasformerà in un nuovo incubo; infine Sonia (Camilla Diana) giovane, spensierata, schietta che porta il protagonista a credere di poter ritrovare quel giovane, ormai ingrigito da un male immaginario. Metterà solo in evidenza le fragilità di Tommaso e la sua incapacità di amare e amarsi. Il film piacevole a vedersi, ma fin dall’inizio speri che Tommaso, come alcuni protagonisti dei film di Nanni Moretti, riesca a dare delle risposte alle sue infinite ed insensate domande. 

Ilaria Sabatino