Back to the Sign mostra personale di Paco Falco dal 14 al 23 dicembre 2018
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Paco Falco
“Back to the sign”
a cura di Olga Centanni
inaugurazione venerdi 14 dicembre 2018 alle 18.30
presso l’Hotel Piazza Bellini in via S.M. di Costantinopoli 101
Si rinnova la collaborazione tra l’artista napoletano e l’albergo di via Costantinopoli che, noto per essere stato spesso cornice di manifestazioni artistiche, aveva già ospitato nelle sua sale le opere di Paco Falco. Le nuove tele esposte al piano terra negli spazi che si affacciano nel cortile settecentesco dell’albergo, fanno parte della serie Riot 2.0 e rappresentano un punto di svolta nella ricerca artistica di Paco Falco caratterizzata, negli ultimi anni, da una spiccata predilezione per forme artistiche estremamente comunicative che, tra la pop art e il graffito, enfatizza i simboli identificativi ora del tempo storico, ora della città e della cultura italiana e napoletana, fino all’ “oggetto” più indefinibile in termini di rappresentazione ma carico di grande valenza immaginativa come il bosone di Higgs esposto al CMS (Compact Muon Solenoid) di Ginevra. Nelle opere il richiamo al segno è l’esigenza di richiamare attenzione e di richiedere permanenza rispetto alla frugalità, alla leggerezza e alla superficialità della comunicazione, delle relazioni, delle scelte esistenziali che caratterizzano la nostra società, organizzata ormai attorno alle nuove forme di comunicazione che invadono e trasformano il comportamento umano sia rispetto alla definizione della propria vita individuale, fatta di progetti, sogni e aspettative, sia riguardo quella collettiva, caratterizzata dallo scollamento con la realtà e allo stesso tempo con l’esibizione narcisistica che sembra dominare in ogni settore della vita. Il segno è la ribellione alla riduzione dell’arte alla sua comunicabilità, all’espressione del già noto, al successo del piacere che si attua nel riconoscimento. E’ la ribellione alla riproducibilità dell’opera mediante la sua scomposizione a cui sono opposte l’integrità e l’irriducibilità del segno. Ad essere espressa sulle tele è la ricerca dei sentimenti primari che non emergono più dalla mole quasi infinita di immagini e di messaggi che tutti i giorni ad ogni istante affollano e confondono, indirizzando e influenzano le nostre visioni del mondo. Dal punto di vista della tecnica, è l’equilibrio dei colori con i tratti del segno e della forma. Il ritorno al segno, come una sorta di ritorno alle origini delle prime mostre allo Studio49VideoArte nei quartieri spagnoli, richiama le pitture rupestri, i sistemi di scrittura logografici, le geometrie semplici e le tonalità naturali. Il segno è impresso sulla tela senza rimanere muto, apre alla ribellione e prepara lo spirito, come in un’attesa, alla rivolta. La mostra sarà visibile fino al 23 dicembre 2018.