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Galleria Umberto I

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La zona su cui sorge la Galleria era caratterizzata da una serie di strade parallele raccordate da brevi vicoli. In essi si levavano edifici a sei piani, la situazione igienica era pessima e non fa meraviglia che tra il 1835 ed il 1884 in questa area si fossero verificate ben nove epidemie di colera. Nel 1885 fu approvata la Legge per il risanamento della città di Napoli (quel periodo fu appunto detto del risanamento), grazie alla quale l’intera zona  fu riabilitata. Il progetto che risultò vincente fu quello dell'ingegner Emmanuele Rocco. Esso prevedeva una galleria a quattro braccia che si intersecavano in una crociera ottagonale coperta da una cupola. Le demolizioni degli edifici preesistenti iniziarono il 1 maggio 1887 e nel giro di tre anni, veniva inaugurata la nuova galleria. Simbolo della civiltà moderna e dello sviluppo industriale con esso si apriva anche l’annesso salone Margherita destinato a diventare il primo e il più famoso café-chantant in Italia.