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Museo del tessile

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La Fondazione Mondragone, già Conservatorio di Matrone e Vergini Nobili, sorse lungo il crinale della collina di Sant’Elmo, nella propaggine meridionale dei Quartieri Spagnoli, nel luogo già detto “Poggio delle Mortelle”. L’edificio, recentemente restaurato con un finanziamento europeo nel 1998, identificato come “Museo del tessile e dell’abbigliamento”, va a colmare un vuoto in una città che fondò parte della sua economia sulla lavorazione delle fibre tessili (seta, lino e cotone) e sulla produzione di preziosi ricami e che può vantare una tradizione sartoriale, al femminile e al maschile, ancor oggi apprezzata nel mondo. Nel 1915 divenne un convitto per le orfane, con scuola elementare e giardino d’infanzia. Erano gli anni della guerra e, chiuso il convitto, vi fu istituita una scuola popolare operaia che, dopo due anni, ospitò i profughi del Friuli. Una parte dell’edificio fu destinata ad asilo, per accogliere i figli dei soldati chiamati al fronte. Nel 1924 l’Istituto si fuse con il “Convento femminile di lavoro” del Carminiello, unitamente alle sue quaranta alunne operaie, varie maestranze e personale tecnico-amministrativo. La sezione museale è predisposta al I piano ed al II piano, in sale appositamente separate dagli spazi destinati alle mostre temporanee ed agli eventi. Le prime due sale al primo piano ospitano gli arredi sacri e i paramenti liturgici provenienti dalla Chiesa di Santa Maria delle Grazie a Mondragone, annessa all’Istituto. I pezzi sono tutti databili tra la seconda metà del 1600 e il 1700 e sono custoditi in museo da diversi anni come esempi del ricco patrimonio storico-culturale napoletano e campano. Importanti esempi dalla seconda metà del 1800 ai primi anni Venti del 1900 con le donazioni di famiglie aristocratiche (Pignatelli della Leonessa, Del Balzo-Pignatelli, Chiaravalotti, Dhorn), gli anni Trenta, Quaranta e Cinquanta con alcune delle importanti sartorie napoletane come Buonanno, Assuntina e Di Fenizio, gli stilisti napoletani come Emilio Federico Schuberth (del quale sono conservati i bozzetti originali di alcune creazioni degli anni Cinquanta), Fausto Sarli (che ha donato collezioni di abiti dagli anni Cinquanta al 2003). La Fondazione Mondragone è inserita in un territorio ricco di storia e cultura, dove le locali tradizioni legate all’artigianato artistico sono evidenti e diffusissime da sempre. Oltre a tutelare e promuovere tali tradizioni, l'istituto vuole stimolare la ricerca, lo sviluppo, la crescita culturale e la valorizzazione della tradizione artigianale meridionale nel settore del Tessile ed Abbigliamento, proponendosi quale punto di riferimento per gli imprenditori e gli studiosi del settore.  A tale fine, si attuano una serie di azioni mirate - interventi che vanno dalle mostre tematiche ai seminari di studio, all’ideazione di corsi formativi di vario livello - che siano di aiuto all’opera di salvaguardia e cura delle antiche tradizioni e che creino i presupposti per lo sviluppo del settore e la definizione di nuove figure professionali. 


Indirizzo:
 
Piazzetta Mondragone, 18

tel: 081 423 8368 / 081 4976 104
email:   Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
 
Orari di apertura:
dal lunedi al venerdi 9:30 - 17:00
L'ingresso è consentito fino ad un'ora prima della chiusura