Museo Filangieri
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- Categoria: Luoghi
- Data pubblicazione
- Ilaria Sabatino
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Il museo civico “Gaetani Filangieri” ha sede nel quattrocentesco palazzo Como, costruito tra il 1464 ed il 1490 dal ricco mercante Angelo Como (o Cuomo) nelle forme del Rinascimento fiorentino su disegno, forse, di Giuliano da Maiano. Nel 1881-82 per allargare la via fu demolito e ricostruito 20 metri più addietro. Il museo, inaugurato nel 1888, fu fondato da Gaetano Filangieri iuniore (1824-92), principe di Satriano, che vi raccolse tutte le sue varie e pregevoli collezioni d’arte, numismatiche, la biblioteca e l’archivio Filangieri. Purtroppo una parte del materiale raccolto andò distrutto nell’incendio appiccato dalle truppe tedesche nel deposito di San Paolo di Belsito nel settembre 1943. Il museo ha anche una sezione distaccata nella Villa Livia al parco Grifeo 13, donata da Domenico de Luca Montalto, con collezioni di quadri, porcellane, e mobili e dove ha sede il Centro Internazionale di Studi Numismatici. Attualmente il museo è chiuso al pubblico. Il museo Filangieri, nato per costituire un “Museo della Città”, esponeva, al momento della sua inaugurazione nel 1888, le opere riunite a tale scopo dalla competenza collezionistica del principe nell’arco di un ventennio, fino a quel momento conservate in casa Filangieri. Di questo originario nucleo, il Filangieri redasse un catalogo a stampa, pubblicato nel 1888, che ebbe la duplice funzione di inventario patrimoniale e di guida del museo. Esso rispecchia perfettamente, attraverso le opere catalogate, l’idea del museo come strumento didattico, e dunque di progresso per la città.Purtroppo buona parte delle raccolte (pitture, sculture, porcellane e miniature) andò distrutto durante il secondo conflitto mondiale a causa di un incendio appiccato dai militari tedeschi nel deposito di San Paolo di Belsito.In seguito, grazie a materiale proveniente dai depositi ed a diverse donazioni, furono ricostruite le collezioni ed il museo fu riaperto al pubblico nel 1948.